L’impegno internazionale ed europeo contro i cambiamenti climatici

Le attuali politiche per la riduzione delle emissioni di gas serra derivano dall’evoluzione degli accordi internazionali degli anni ’90, primo tra tutti il protocollo di Kyoto. In particolare la Comunità Europea si è impegnata in modo determinante su questo fronte fissando obiettivi ancora più restrittivi di quelli internazionali.

Diagramma legisl energetica

I provvedimenti attualmente in vigore sono quasi tutti contenuti nel “pacchetto clima energia” (detto anche 20-20-20), costituito da una serie di Direttive volte al raggiungimento di tre obiettivi principali entro l’anno 2020:

  • Riduzione del 20% l’emissione di gas serra(rispetto al 1990):
    • Settori energivori: riduzione del 20% rispetto al 1990 (sistema ETS)
    • Altri settori: riduzione di una percentuale rispetto al 2005 (Italia = 13%)
  • Riduzione del 20% i consumi energetici (rispetto alle proiezioni) mediante aumento dell’efficienza.
  • Soddisfacimento il 20% dei consumi con energie rinnovabili (Italia = 17%). Nel settore trasporti soddisfacimento di almeno il 10% dei consumi con carburanti rinnovabili.

20-20-20

Le principali Direttive Europee connesse al pacchetto 20-20-20 e attualmente in vigore sono le seguenti:

Tali provvedimenti sono stati ratificati a livello nazionale mediante una serie di decreti e trovano già applicazione nei rispettivi campi di interesse.

Le iniziative volontarie: Patto dei Sindaci

Oltre alle prescrizioni vincolanti dettate dalle Direttive vi sono iniziative volontarie finalizzate al perseguimento dell’efficienza energetica su scala locale.
Nel 2008, in occasione della Settimana per l’Energia Sostenibile, la Commissione Europea ha lanciato il “Patto dei Sindaci” (Covenant of Mayors), un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Questa iniziativa, su base volontaria, impegna le città europee a predisporre un Piano di Azione con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.

logo patto sindaci

 L’Italia ha svolto un ruolo chiave nell’attuazione del Patto dei Sindaci: a seguito del lancio dell’iniziativa, furono 28 le città italiane che si presentarono alla prima cerimonia (Bruxelles, 10 Febbraio 2009) per sottolineare il proprio impegno nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica fissati per il 2020. Il numero delle città italiane coinvolte é sempre in aumento e il nostro Paese risulta tra i più attivi a livello europeo: il 29 Novembre 2011, in occasione della Cerimonia annuale del Patto dei Sindaci, sulle oltre 3.000 adesioni a livello europeo, più di 1.400 erano di Comuni italiani. Ad oggi (Settembre 2012) su oltre 4.000 adesioni a livello europeo, più di 2.000 sono Comuni italiani.

Lo spirito del Patto viene ben rappresentato dall’impegno che i sindaci delle città devono sottoscrivere:

NOI, SINDACI, CI IMPEGNAMO

  • ad andare oltre gli obiettivi fissati per l’UE al 2020, riducendo le emissioni di CO2 nelle rispettive città di oltre il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile. Questo impegno e il relativo Piano di Azione saranno ratificati attraverso le proprie procedure amministrative
  • a preparare un inventario base delle emissioni (baseline) come punto di partenza per il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile;
  • a presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile entro un anno dalla nostra formale ratifica al Patto dei Sindaci;
  • ad adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie;
  • a mobilitare la società civile nelle nostre aree geografiche al fine di sviluppare, insieme a loro, il Piano di Azione che indichi le politiche e misure da attuare per raggiungere gli obiettivi del Piano stesso. Il Piano di Azione sarà redatto per ogni città e presentato al Segretariato del Patto dei Sindaci entro un anno dalla ratifica del Patto stesso;
  • a presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione ai fini di una valutazione, includendo le attività di monitoraggio e verifica;
  • a condividere la nostra esperienza e conoscenza con le altre unità territoriali;
  • ad organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea ed altri attori interessati, eventi specifici (Giornate dell’Energia; Giornate dedicate alle città che hanno aderito al Patto) che permettano ai cittadini di entrare in contatto diretto con le opportunità e i vantaggi offerti da un uso più intelligente dell’energia e di informare regolarmente i media locali sugli sviluppi del Piano di Azione;
  • a partecipare attivamente alla Conferenza annuale UE dei Sindaci per un’Energia Sostenibile in Europa;
  • a diffondere il messaggio del Patto nelle sedi appropriate e, in particolare, ad incoraggiare gli altri Sindaci ad aderire al Patto;
  • ad accettare la nostra esclusione dal Patto dei Sindaci, notificata per iscritto dal Segretariato del Patto dei Sindaci e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quale Focal Point Nazionale della campagna Energia Sostenibile per l’Europa e del Patto dei Sindaci in Italia, in caso di:
    • mancata presentazione del Piano di Azione sull’Energia Sostenibile nei tempi previsti;
    • mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni come indicato nel Piano di Azione a causa della mancata e/o insufficiente attuazione del Piano di Azione stesso;
    • mancata presentazione, per due periodi consecutivi, del Rapporto biennale.